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La storia, antidoto alla disumanizzazione

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Nella realtà attuale i poteri economici, politici

e religiosi riescono a esercitare il loro controllo

attraverso lo ‘spezzettamento’ della trama delle

storie individuali e della storia collettiva che racchiude

non tanto la saggezza di un popolo, quanto la

saggezza universale.

    Il pensiero logico-funzionale, strumentale,

portato avanti dalla tecno-scienza imperante

e a servizio di quello che Fusaro definisce

‘monoteismo del mercato’

ha sfaldato e frammentato lo stesso tessuto

psichico che, per sua natura, si organizza attorno

a una storia. Memoria semantica (dei significati) e

memoria episodica (legata alla storia personale)

sono, infatti, intrecciate.  Quando questo ‘tessuto’

di memorie si riunifica, si ritrova soggettività, coscienza

e consapevolezza. Ci si libera dai condizionamenti sociali,

da una società che ci vuole pedine consumatrici, oggetti

inanimati sottoposti alla stessa usura degli oggetti,

competitivi ma senza meta, efficienti ma senza significati.

In poche parole, privati della nostra

natura spirituale, soli e diffidenti. Malati.

Quando troviamo la verità della nostra storia e la

intrecciamo alle verità delle storie che ‘capitano’

sul nostro percorso, possiamo rompere questo

incantesimo. Fuggire da questa follia disumanizzante.

Ritornare a casa.

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